giovedì 21 luglio 2011

Social Network il nuovo Dottor House

Facebook è usato per diversi scopi, ritrovare amici, marketing, aggregazione, ma ultimo fra tutti è quello utilizzato da Deborah Copaken Kogan, la madre di un bambino che rischiava di morire per una malattia rara.



La donna racconta che il social network ha salvato la vita del figlio, ed è convinta che se non fosse per il sito web, non gli sarebbe mai stata diagnosticata correttamente la sindrome di Kawasaki, potenzialmente fatale.
Leo, di quattro anni, aveva un’eruzione cutanea e la febbre, i medici hanno subito diagnosticato la scarlattina; la madre non convinta comincia a postare alcune foto del piccolo Leo e le posta su Facebook, in meno di 1 ora arriva la diagnosi "sindrome di Kawasaki"

nota:
Ma che cos’è la sindrome di Kawasaki? Si tratta di una malattia che coinvolge la pelle, la bocca e i linfonodi, causando un rigonfiamento delle arterie e in tutto il corpo e spesso colpendo i bambini sotto i cinque anni. Se i sintomi sono individuati con tempestività, i bambini con questa sindrome possono riprendersi entro pochi giorni. Se al contrario non è curata, può portare a serie complicazioni che possono danneggiare il cuore.

Il team di wplabs.it

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