Ci siamo: Google dichiara guerra a
Facebook per i social network.
Nella rete è apparso il famoso bottoncino +1 del social di Google+ (Google Plus)
Dopo i precedenti fallimenti di Buzz e Wave, il colosso di Mountain View ha creato un prodotto articolato, con diverse carte da giocare contro Facebook; analizzando Google+ vengono fuori imperdibili novità da un lato e delle similitudini di troppo dall’altro.
Ma andiamo a vedere insieme cosa ci riserva Google:
Gli inviti.
Ai nuovi prodotti si accede solo tramite invito. Questa strategia ha alimentato l’ennesima
caccia sul web a un “biglietto” per entrare.
Google ha prima aperto l’accesso a nuove persone e bloccato tutto dopo poche ore generando
ancora più curiosità tra coloro che restano fuori.
Home
La home risulta simile a quella di Facebook, con la sola variante di colori con i toni di grigio al posto dei toni blu.
I comandi sono gli stessi con la stessa disposizione.
Anche il design risulta uguale, ci sono le solite 3 colonne: quella centrale dedicata agli aggiornamenti e quelle laterali ai vari comandi; come per il suo diretto concorrente anche in google troviamo in alto la possibilità di inserire uno stato, una foto, un video o un link.
Piccola differenza del Plus è che si può condividere la propria posizione geografica anche con il pc e non solo attraverso il mobile.
La privacy e le amicizie.
Su Plus non serve chiedere l’amicizia a una persona e aspettare che questa accetti per
vederla: c’è un sistema basato sulle “cerchie” (circle nella versione inglese).
Ogni utente inserisce i propri contatti in delle cerchie: amici, conoscenti, persone che
seguo; quando ci si trova a condividere qualcosa, un box chiede con chi si vuole farlo
si vuole condividerlo: con tutti o solo con una cerchia specifica.
Il profilo.
Anche qui ancora similitudini con Facebook: comandi, funzioni, posizioni della foto, ecc; l’unica differenza è costituita dal tasto +1.
Si tratta della versione “made in Google” del
Mi piace di Facebook, che compare anche sulle ricerche attraverso
Google.it.
Le foto.
Fcebook deve il suo successo al tag nelle foto e perchè allora non inserire anche questo strumento di successo già collaudato? Google non ha fatto altro che aggiungere la possibilità di variare la visualizzazione delle foto degli amici.
La chat video.
La vera perla è da attribuire alla video chat (il nome inglese è Hangouts) attivabile sul sito senza scaricare alcun programma e con la possibilità di invitare fino a dieci amici delle proprie
cerchie. In questa chat è possibile parlare in videoconferenza, scrivere con la tastiera o
guardare dei video di YouTube insieme e commentarli. L’applicazione funziona senza intoppi
ed è una vera chicca.
Gli spunti.
Un’altra grossa differenza tra Plus e Facebook è la sezione Spunti (Sparks in
lingua originale): basta inserire un proprio interesse per ricevere un feed di notizie a
questo collegato, Google sfruttando uno strumento già di suo sviluppo (google news) opera un pò come twitter.
Il cellulare.
Senza tralasciare questo strumento Google rende disponibile la sua versione di Plus per cellulari dove ritroviamo le diverse funzioni del sito (non la videoconferenza) e un sistema di messaggistica tra gruppi, Huddle, che potrebbe sostituire gli sms all’interno della "cerchia".
La versione per Android consente inoltre di caricare le foto istantaneamente su Google+.
Le notifiche.
Google utilizzando i suoi servizi aggiorna su tutto quello che accade nel social: Gmail, Google doc. Mentre leggete una mail o scrivete un documento, in alto a destra comparirà un numeretto che vi notifica su cosa accade in Plus: basta cliccare e si apre una piccola finestra senza dover abbandonare la mail in corso di scrittura.
Applicazioni.
Su Plus troviamo solo applicazioni di Google e non di sviluppatori, anche se i blog americani hanno però già scovato nel codice sorgente del sito alcune tracce di un prossimo arrivo dei giochi, mentre dal motore di ricerca fanno sapere che presto saranno diffusi le API per gli sviluppatori.
Chi vincerà? Resta quindi da capire se davvero Plus potrà battere Facebook e diventare il
re dei social network.
Di sicuro quella sensazione di “già visto” rischia di affossare il successo del progetto, anche se siamo ancora nella fase di sviluppo e conoscendo Google le sorprese non mancheranno.
La partita è comunque appena cominciata!